Dopo la vittoria in volata di ieri sulla Lituania le ragazze di Lucchesi scendono in campo per la seconda partita del girone e lo fanno contro il Portogallo che a sua volta ha vinto senza patemi contro il Belgio.
Ed alla fine dei 40 minuti si è capito il perché. Le lusitane sono una formazione fisicamente ed atleticamente di altra cilindrata rispetto alle azzurre, ed in più fanno canestro con molta più regolarità, particolare che in questo sport tende ad aiutare.
Silva sotto canestro è stato un rebus irrisolto, e mai come oggi sarebbe servita Osazuwa per contrastarla. Da lei si sono innescate tutte le trame di gioco, poiché è stata regolarmente raddoppiata: scelta che ci sta, scommettere sulle percentuali da tre punti avversarie, scelta che non ha dato i risultati sperati.
La differenza tra il modo di attaccare di Neto e delle nostre esterne è stato lampante: la piccola numero 7 portoghese sa costruirsi un tiro in ogni situazione senza scordarsi delle compagne, le nostre invece non riescono mai a creare nulla né per sé né per le compagne. E giocare a basket senza mai sfruttare un vantaggio è praticamente impossibile.
Lo testimoniano le orribili percentuali da due punti (ma anche da tre, per altri motivi). Non sappiamo attaccare in post basso, e poi questa è una squadra che fa fatica a muovere la palla e a muovere le giocatrici.
Note positive: la reazione d’orgoglio nell’ultimo quarto che ha ridotto lo scarto, i primi 15 minuti di buon livello, prima di quella maledetta tripla col fallo di Neto con il cronometro dei 24 che si stava accendendo.
Da lì in poi (si era sul 22-25) parziale di 22-5 che stroncava entusiasmo ed energia alle ragazze di Lucchesi che sembra proprio siano crollate di testa. Vero è che mancava Osazuwa come detto e Giacchetti ha fatto solo presenza, e vero è che tra tutte proprio loro due non potevano mancare.
Cristina come detto per dar fastidio a Sila (13/14 ai liberi…Prendere nota please…), mentre Emma sarebbe stata utilissima per puntare Neto in 1 contro 1, farla lavorare in difesa e magari tenerla nell’altra metà campo ché nessuna delle azzurre ha avuto il suo passo.
Ora bisogna guardare avanti e recuperare energie perché tra meno di 18 ore arriva il Belgio che ha strapazzato la Lituania, vedremo che partita sarà.
IL TABELLINO : Italia – Portogallo 59 – 75
LE PAGELLE
LUCANTONI 5,5: qualche buon fallo subito (mangiandosi anche dei possibili giochi da 3 punti) ma poco altro. Da una come lei ci si aspetta di più.
AGHILARRE 7: una delle poche a combattere, l’ultima ad arrendersi. Se qualche sua compagna avesse la sua garra….
LUSSIGNOLI 5,5: segna il primo canestro e uno degli ultimi, in mezzo però un vuoto pneumatico….
BERNARDI 5: trova pane per i suoi denti a livello fisico ed allora fa fatica a trovare le sue penetrazioni. Quando succede subisce fallo ma sbaglia tanto dalla linea della carità.
CAPPELLOTTO 6: senza infamia e senza lode, alterna qualche buona giocata a qualche errore puerile.
TEMPIA 5: in difesa soffre tantissimo le avversarie, in attacco ha poche altre armi se non tirare da tre. Certo che attaccare il close out con un palleggio arresto e tiro dal gomito non è reato…
CEDOLINI 6,5: una delle più vive, usata addirittura da 5 in difesa fa quel che può. Davanti non fa mancare il suo apporto in punti, anche se a volte tende a prendersi tiri fuori contesto.
SAMMARTINO 5: in difesa non tiene nessuno ed è un grave problema, e in attacco prende tiri non suoi, tranne la volta in cui fa un bel canestro in entrata
FANTINI 6,5: buttata nella mischia causa i falli di Piatti, prende fiducia dal primo uno contro uno andato a segno ed è l’unica ad attaccare come si deve Silva. Poi misteriosamente viene levata dal campo….
PIATTI 4,5: la prima partita senza Osazuwa non è proprio andata benissimo. Certo di fronte aveva una brutta cliente, ma una cosa non doveva fare: caricarsi di falli. Puntualmente invece è successo, con l’aggravante dei futili motivi (nel senso che erano tutti evitabili). Esce dalla partita, quando vi rientra è ormai troppo tardi.
GIACCHETTI SV: ieri si parlava di 2-3 giorni di stop, invece ha recuperato in un lampo. In apparenza, perché qualche fastidio Emma lo doveva avere, dato il minutaggio e la prestazione. Conviene farla recuperare per la fase successiva.
Cristiano Garbin
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